Hai vinto?
Votando secondo coscenza?Adesso vai
a casa caro PD/Psi del NO!
Hanno votato SI al referendum con in testa Milano i
lungimiranti. La ragione principale è stata di evitare l’indebolimento del governo
in modo da favorire, per quel che era possibile, la stabilità. Non è bastato!
Quanto alla riforma in sé, le semplificazioni
apparivano assai poco robuste quanto le obiezioni mosse dai detrattori... che così hanno fatto l’interesse di pochi.. i soliti
furbi.
La
battaglia referendaria è stata, dunque, questione esclusivamente politica e
merita alcune importanti considerazioni.
La lunghissima campagna
verso il voto del 4 Dicembre, ha polarizzato il paese mostrando due
schieramenti “politici” molto diversi: più compatto e omogeneo quello del SI,
più variegato e improbabile quello del NO.
Chi fa, chi è costretto a darsi da fare per
produrre reddito, sta dalla parte del SI. Chi non fa, a volte perché ha poco da
fare, chi ha una condizione di lavoro protetta e tutelata, chi è in attesa di
sussidi – il reddito minimo di
cittadinanza ad esempio – sta dalla parte del NO. Un esempio? Basta guardare
alla Sicilia dove si preparavano il 61-0 del NO sul SI, sono andati oltre. Bastava guardare al Piemonte dove, a Torino, il
nuovo sindaco “Chiara Appendino” si guardava bene dall’associare la sua
immagine “fattiva” allo scontro referendario pur essendo stata eletta tra le
file del movimento cinque stelle. Chissà
se Salvini e Berlusconi, l’ordine non è casuale, hanno fatto bene i conti,
tenendo nella giusta considerazione questo fatto. Chissà se Berlusconi, che non
ha voluto dare ascolto a Parisi, si rendeva conto che schierandosi per il NO
avrebbe perso il contatto con quella che era la base elettorale di Forza
Italia: le partite iva e gli industriali brianzoli e bresciani. La geografia
referendaria è stata semplice: NO a Sud, SI a Nord.
Difficile era dire chi sarebbe uscito veramente
vincitore dalle urne. Ora lo sappiamo… ma, indipendentemente dall’esito, non è
detto che vincendo, il NO, abbia aumentato la propria base elettorale.. anzi!
Agli pseudo-leader del NO, non pentastellati,
rimaneva il solo obiettivo di mandare fuori strada Renzi secondo il più
classico dei “Muore Sansone con tutti i filistei”… e adesso Lui dimettendosi li
manda tutti a casa. Il referendum, comunque ha, avvantaggiato solo il movimento
cinque stelle che è venuto a coincidere con il vero partito della nazione: il
popolo contro e per lo status quo. Il partito dell’assistenzialismo, l’unico
trasversale in Italia… Ma secondo noi Renzi, ora se la deve giocare bene e da vero Segretario del P.D./Pse. |
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