mercoledì 12 ottobre 2011

RAI...

chiediamo che la nomina del cda rai avvenga a suffragio diretto degli utenti
CHIEDIAMO CHE LA NOMINA DEL CDA RAI AVVENGA A SUFFRAGIO DIRETTO DEGLI UTENTI

Non è certo una novità di quest’ultima specie di Governo che la RAITV italiana venga manovrata da chi possiede le leve del comando non solo per gestire uomini e informazione, ma anche se non soprattutto per eliminare ( con i metodi tanto odiati dal nostro Premier e che erano in uso nelle dittature europee del secolo scorso), chi non fa comodo, chi informa seriamente, chiunque venga ritenuto non allineato con il regime.

Di nuovo e di sicuro c’è il fatto che, stavolta, anche nel campo delicatissimo dell’informazione si è passato ogni limite e ogni soglia di decenza. Qui non c’è solo il fatto deprecabile e unico al mondo che chi decide le sorti del piu’ importante e seguito organo di informazione è in diretta concorrenza con le sue reti, per cui oltre ad esercitare un ruolo di predominio assoluto e di conflitto di interesse, tante volte denunciato, ma mai risolto né dai suoi governi né tantomeno, ahimè, da coloro che oggi sono all’opposizione ma che ieri erano al Governo. C’è molto di più.

Tante volte sono stati denunciati movimenti e manovre messe in atto dai funzionari delle due aziende, la Rai e quella del Premier, per scambiarsi favori, informazioni riservate e quant’altro, per agevolare in un modo o nell’altro le reti della concorrenza.

E non è la prima volta che con editti bulgari si è tentato, e in parte ci si è riusciti, di estromettere conduttori e artisti di primissimo piano, fino a giungere a un’autorità nel campo, come Enzo Biagi. Raggiungendo un duplice risultato, quello di sbarazzarsi di chiunque dia fastidio e di favorire le altre aziende televisive.

Ma stavolta si è superata veramente l’asticella, con l’aggravante che la manovra è stata attuata dal management (o così è stata propinata) ed avallata dai vertici che amministrano direttamente la RAI.

La conseguenza è che noi che paghiamo il canone non potremo più seguire Santoro, né la Dandini, né Saviano, Benigni compare quando non se ne può fare a meno, e così via, ognuno può completare l’elenco per proprio conto. Dovremo obbligatoriamente spostarci su altre reti.

A questo punto credo che non possiamo sottrarci dall’obbligo di porci delle ulteriori domande fondamentali.

Ma se la RAI si regge essenzialmente sul canone che paghiamo noi “abbonati per forza”, non dovremmo poter decidere noi del destino e delle scelte che la stessa Azienda compie? Non siamo forse una categoria atipica di azionisti ? La raccolta pubblicitaria con cui la Rai integra le sue risorse non potremmo o non sapremmo farla anche noi azionisti? E allora, perché il Consiglio di Amministrazione , a cominciare dal Presidente, che poi nomina i dirigenti, non deve essere eletto, come avviene in tutte le società , dai propri azionisti, cioè tutti gli abbonati RAI in regola con il pagamento del canone?

CHIEDIAMO CON FORZA E DETERMINAZIONE CHE IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE DELLA RAI VENGA ELETTO PER SUFFRAGIO “ UNIVERSALE” DA TUTTI GLI ABBONATI RAI. SE NON CI VIENE RICONOSCIUTO TALE FONDAMENTALE E INELUDIBILE DIRITTO NON DOVREMMO ESSERE OBBLIGATI A PAGARE ALCUN CANONE PER SOSTENERE UNA AZIENDA CHE NON E’ NOSTRA E NELLA QUALE NON CI RICONOSCIAMO.

Clicca sul Link sottostante e vota si al sondaggio per la nomina diretta delCDA Rai

http://www.studiofrancescocalvano.com/

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